Parco Cosa, le colpe della Regione Lazio

Il Sindaco di Frosinone Michele Marini finalmente ha spiegato il risultato raggiunto dal suo viaggio a Bruxelles nel tentativo di salvare il progetto del parco del fiume Cosa.

Il viaggio è servito a capire come l’iter procedurale per realizzare uno dei punti programmatici principali dell’attuale amministrazione sia praticamente all’anno zero. Percorrere il programma Life ora vuol significare che, se tutto va bene, forse fra un paio di anni, il nostro comune potrà beneficiare di quei soldi necessari a realizzare il tanto agognato parco.

Pertanto possiamo già affermare con certezza che alla fine di questa legislatura (mancano oramai poco più di due anni) la riqualificazione spondale del fiume che attraversa il nostro capoluogo e la sua fruibilità da parte dei frusinati sarà ancora un obiettivo lontano da raggiungersi.

Uno dei capisaldi del programma del Sindaco Marini sarà pertanto fallito.

Merito di tutto ciò sta nella Regione Lazio che, dopo avere accertato la bontà del progetto presentato dall’amministrazione e dopo avere illuso il Comune di Frosinone di finanziare tale opera con 10 milioni di euro, non ha dato seguito a queste buone intenzioni ed anzi si è “scordata” di inserire questi fondi nel documento economico del 2010.

Ciò, oltre a costringere il Sindaco Marini a trovare strade alternative, farà perdere prezioso tempo all’amministrazione che per oltre un anno ha atteso invano l’aiuto dell’Ente Regionale.

Insomma per l’ennesima volta la Regione si è fatta sberleffo dell’attuale amministrazione nonostante la colorazione politica sia uguale.

Non va dimenticato che la disastrosa situazione economica del nostro Comune è dovuto principalmente alle pesanti anticipazioni di cassa che esso si è dovuto accollare in virtù delle mancate erogazioni di fondi regionali.

Per fortuna che l’amministrazione di centro sinistra alla guida del Lazio ha i giorni contati.

Frosinone, di certo, non la potrà rimpiangere.

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