Frosinone, meglio tornare alle urne

L’imbarazzante situazione di stallo politico-amministrativo venutasi a creare nel comune di Frosinone dopo la decisione del Pd di non procedere alla mozione di sfiducia di Venturi, non può che portare all’auspicio di un pronto ritorno alle urne.

Una situazione del genere avrà convinto anche il più ottimista che, per il bene della città, sia arrivato il momento del “rompete le righe” e di un definitivo ritorno alla volontà popolare.

Al momento la situazione politica del Comune di Frosinone potrebbe evolversi in due soluzioni: la prima è quella di una rottura definitiva della maggioranza di centro sinistra e quindi di un ritorno al voto quanto prima; la seconda è il tentativo, maldestro, di cercare di continuare ad andare avanti con numeri ristretti e con lacerazioni profonde all’interno di un centro sinistra che, già da tempo, cova forti dissapori e grandi contrasti interni.

Il risultato sinora raggiunto è che i problemi della città passano ancora una volta in secondo piano. Basti pensare che da mesi si parla solo di rimpasto in giunta e del caso Venturi, mentre i tanti problemi del nostro Capoluogo restano irrisolti.

Sulla vicenda Venturi, poi, siamo stati buon profeti: non solo non c’erano le condizioni giuridiche per presentare questa sfiducia politica, ma lo stesso presidente si è sinora ben comportato nel suo ruolo istituzionale e quindi non vi erano i presupposti tecnici per mandarlo a casa.

Lo avevamo detto per primi se ne sono accorti dopo in tanti.

La situazione politica oramai determinatesi è comunque insostenibile.

I Socialisti addebitano al Pd le responsabilità di questa nuova crisi per non aver sottoscritto la mozione di sfiducia di Venturi.

L’Udc si ritiene offesa e denigrata nel fatto che lo stesso Pd abbia fatto saltare l’accordo voluto da Marini.

Il Pd, a sua volta, indica nei Socialisti il gruppo che ha sollevato la questione Venturi e che tanti problemi ha creato.

Insomma ogni partito ha i suoi buoni motivi per avercela con l’altro.

Come si può andare avanti in queste condizioni?

L’invito, pertanto, che rivolgo sia ai consiglieri di maggioranza che di opposizione è quello di assumersi una forte responsabilità verso la nostra Città e i suoi gravi problemi.

In condizioni obiettivamente difficili per andare avanti è meglio ridare la voce ai cittadini e cercare di far uscire dalle urne maggioranze più coese.

Prima si torna al voto e prima Frosinone potrà riavere la speranza di tornare a svilupparsi e risolvere le questioni aperte e mai chiuse.

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